Cimini accusato di peculato, per auto del Parco e ore ufficio

SULMONA. Avrebbe usato indebitamente un mezzo del Parco Nazionale della Majella l’ex direttore Franco Cimini. L’accusa di peculato arriva dalla Procura di Sulmona, che ha fissato l’udienza per gennaio 2019.

Una Volkswagen Bora sarebbe stata utilizzata dall’ex direttore per raggiungere dalla sua abitazione  di Roma la sede di lavoro, a Campo di Giove, Sulmona, e Guardiagrele, dal 2009 al 2012.

Tutto è partito da un esposto anonimo risalente al 2013, che arrivò anche al sindaco di Caramanico Terme e presidente della Comunità del parco, Mario Mazzocca, attuale sottosegretario della giunta D’Alfonso.

Mazzocca inviò poi un esposto al Ministero, che aprì anche ad un’inchiesta interna per verificare la veridicità dei fatti. Si contestava anche e soprattutto a Cimini, attraverso altri dati da incrociare, la verifica delle ore di lavoro in relazione alla presenza del direttore in sede.

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